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emergenze (3) formazione ed educazione stradale (6) ICT & AI (10) infrastrutture (10) ISO 39001 (16) mobility manager e PSCL (3) mobilità pedonale e ciclabile (9) mobilità sostenibile (12) mobilità urbana (20) pianificazione dei trasporti (14) scuole (3) sicurezza dei veicoli (3) sicurezza stradale (33) sicurezza sul lavoro (16) smart city (4) trasporto merci e logistica (12) trasporto pubblico (7) urbanistica (5) viabilità interna aziendale (4)


… o, infine, potete scorrere semplicemente l’elenco completo, qui sotto. Buona lettura!

  • Ecco perché dobbiamo eliminare i combustibili fossili e puntare su mobilità elettrica e fonti rinnovabili.
    I combustibili fossili causano cambiamento climatico, inquinamento e migliaia di morti premature ogni anno. Per questo dobbiamo accelerare la transizione verso una mobilità elettrica alimentata da fonti rinnovabili. In questo post spiego perché è una scelta necessaria, quali alternative abbiamo e come le città possono contribuire a costruire un futuro più pulito.
  • Limite di 30 km/h in città: cosa dice la scienza e cosa fanno i Paesi europei.
    Il limite di 30 km/h in città riduce drasticamente incidenti e vittime, migliorando la sicurezza per pedoni e ciclisti. Studi internazionali ed esperienze in Spagna, Galles e Grecia confermano l’efficacia della misura. L’Europa promuove l’estensione del limite urbano come strategia chiave per città più sicure, vivibili e sostenibili.
  • Autovelox: richiesta, approvazione, omologazione e taratura.
    Il quadro normativo sugli autovelox è in continua evoluzione, tra decreti, sentenze contrastanti e incertezze su approvazione e omologazione. Qui offro una sintesi aggiornata delle norme, delle criticità giuridiche e delle azioni concrete che i Comuni possono intraprendere per installare e utilizzare correttamente i dispositivi, riducendo i rischi di contenziosi.
  • Sicurezza stradale e fondi disponibili: cosa possono fare oggi i Comuni
    Molti Comuni faticano ad accedere ai fondi disponibili per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile. In questo articolo offro una guida pratica su risorse nazionali ed europee, strumenti attivabili e strategie per costruire progetti efficaci. Un’occasione per ripensare la mobilità locale con visione, metodo e supporti tecnici adeguati.
  • Fissaggio in sicurezza del carico nei trasporti: normative, ruoli e responsabilità.
    Il fissaggio del carico è un tema cruciale per la sicurezza stradale e coinvolge responsabilità precise per caricatore, vettore, committente e proprietario della merce. In questo post illustro la normativa vigente, dalle disposizioni del Codice della Strada alle norme tecniche europee, evidenziando criticità operative e soluzioni concrete per ridurre i rischi.
  • Taxi, NCC, Uber. Caratteristiche e criticità del trasporto pubblico non di linea.
    Taxi, NCC e Uber rappresentano modelli diversi di trasporto non di linea, oggi al centro di un intenso dibattito in Italia. In questo articolo analizzo regole, conflitti, novità normative e proposte di riforma, compresa l’iniziativa popolare “Articolo 16” e il recente decreto governativo, attualmente sospeso dopo le osservazioni critiche dell’Unione Europea.
  • Sicurezza stradale: cos’è il “sistema guida”?
    La sicurezza stradale richiede un approccio sistemico: uomo, veicolo, infrastruttura, ambiente e organizzazione dello spostamento interagiscono continuamente. Analizzare il “sistema guida” consente di individuare i rischi nascosti e attuare interventi mirati. È un passaggio indispensabile per chi, a vario titolo, è responsabile della sicurezza di persone, veicoli e infrastrutture.
  • Come ridurre il “rischio stradale” lavorando sulla “componente spostamento / organizzazione”.
    Quando il modello organizzativo aziendale prevede la presenza di determinati elementi di “pressione” (diretta o indiretta), i lavoratori sono indotti a comportarsi in modo tale da esporsi a rischi molto elevati. Rischi che, in caso di attività lavorative su strada, non coinvolgono solo loro, ma anche tutti gli altri utenti della strada stessa.
  • Trasporto merci e sicurezza: come dialogano Contratto di Trasporto, DUVRI, informativa autisti, procedure ISO, ecc.
    Ogni azienda che commissiona un trasporto e accoglie vettori nel proprio sito ha responsabilità precise in materia di sicurezza. In questo articolo aiuto i responsabili aziendali nella comprensione delle normative da rispettare e dei documenti operativi da predisporre (contratto, DUVRI, informativa, procedure), offrendo indicazioni concrete per garantire coerenza, prevenzione e controllo nelle attività di carico e scarico.
  • I dati e le statistiche sugli incidenti stradali in Italia (da ACI-ISTAT), in Europa e nel Mondo.
    Nel 2023, in Italia, abbiamo avuto 3.039 morti e circa 225mila feriti in incidenti stradali. Cioè, ogni giorno, 8-9 morti e 600 feriti. I dati preliminari del 2024 mostrano una (molto lieve) diminuzione. Si tratta di un leggero miglioramento rispetto al passato, ma troppo lento rispetto agli obiettivi del Piano Nazionale di Sicurezza Stradale. Qui trovate tutti i numeri, anche a livello europeo e mondiale.
  • Sicurezza stradale e fluidità del traffico: meglio semafori (“intelligenti”) o rotatorie?
    La gestione delle intersezioni stradali richiede scelte progettuali basate su dati oggettivi. Le rotatorie migliorano fluidità e sicurezza riducendo i punti di conflitto, mentre i semafori adattivi ottimizzano i flussi in spazi limitati. L’uso di simulazioni e tecnologie avanzate consente decisioni mirate, migliorando mobilità urbana, sicurezza stradale e sostenibilità ambientale.
  • Zone30 e Città30 in Italia: le esperienze in corso e le modalità di attuazione.
    Il modello “Città30”, con limite urbano a 30 km/h, sta trasformando le città italiane in spazi più sicuri e vivibili. Esperienze come quelle di Bologna (dimezzamento del numero di morti in 12 mesi, e nessun pedone ucciso) evidenziano una significativa riduzione degli incidenti stradali, confermando i benefici di questa misura.
  • La sicurezza di chi lavora a piedi su strada: situazioni di rischio e normative applicabili.
    La sicurezza stradale sul lavoro è cruciale per proteggere chi opera su strada, sia a piedi sia a bordo di veicoli. Attraverso esempi concreti, vi espongo rischi e soluzioni, evidenziando l’importanza di normative, formazione e cultura della sicurezza. Una visione integrata e responsabile può ridurre gli incidenti, garantendo tutela per lavoratori e utenti della strada.
  • Sicurezza di strade ed autostrade: panoramica generale.
    Come si gestiscono strade ed autostrade: l’ambito “esercizio” e l’ambito “infrastruttura”. Il Decreto 35/2011 (e la sua evoluzione). La piattaforma AINOP. Il ruolo dell’agenzia nazionale ANSFISA e degli Organismi di Certificazione di parte Terza (OdCT). La Direttiva CER e la Direttiva NIS2.
  • Come ridurre il “rischio stradale” lavorando sulla “componente uomo”.
    Gli incidenti stradali rappresentano la principale causa di morte sul lavoro e il 90% di essi è legato al comportamento umano. Distrazione, alterazioni psico-fisiche e dinamiche organizzative inadeguate amplificano il rischio. La prevenzione richiede formazione, tecnologie sicure e politiche aziendali efficaci, per promuovere comportamenti responsabili e affrontare le nuove sfide legate alla guida assistita.
  • Barriere stradali: normative e obblighi per gli enti gestori
    La gestione dei dispositivi di ritenuta stradale è cruciale per garantire sicurezza e continuità operativa delle infrastrutture viarie. Normative aggiornate e approcci basati su analisi del rischio e manutenzione preventiva sono fondamentali. Trafficlab, con la piattaforma Wetraffic, offre strumenti innovativi per ottimizzare la gestione, migliorando sicurezza, conformità normativa e sostenibilità.
  • Come fare analisi di incidentalità e piani comunali di sicurezza stradale.
    La proposta di Trafficlab per un approccio basato sul costo sociale per prioritizzare interventi di sicurezza stradale urbana, affiancato da analisi dettagliate dei dati e modifiche infrastrutturali mirate a influenzare positivamente i comportamenti. Questa metodologia, integrata con strumenti innovativi come Safety Manager, offre ai Comuni una guida concreta per ridurre gli incidenti e creare città più sicure, sostenibili e inclusive.
  • Certificazione delle aree di sosta sicure: Il ruolo di ESPORG e la transizione allo standard europeo
    ESPORG è un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata a migliorare la sicurezza delle aree di parcheggio per veicoli commerciali in Europa. Sviluppa standard di sicurezza, offre certificazioni e supporta operatori e autotrasportatori. Con l’introduzione del nuovo standard europeo per le aree di sosta sicure, ESPORG assiste le aree nel processo di transizione attraverso formazione e collaborazione con enti accreditati come DEKRA. Questo nuovo standard mira ad armonizzare i criteri di sicurezza a livello continentale, migliorando le condizioni per gli autotrasportatori e garantendo ambienti più protetti.
  • Cause, impatti e soluzioni dei problemi generati dal traffico nelle città.
    Il traffico urbano genera ritardi, inquinamento e stress, influendo su sicurezza stradale, economia locale e qualità della vita. L’inefficienza della mobilità è aggravata da cattiva pianificazione, uso eccessivo dell’auto e deficit di trasporto pubblico. Soluzioni integrate, sostenibili e innovative, come smart working, mobilità alternativa e logistica urbana, possono migliorare vivibilità e sostenibilità delle città.
  • Sicurezza per biciclette e monopattini: iniziative, regole e buone pratiche.
    La sicurezza di biciclette e monopattini è cruciale per una mobilità urbana sostenibile. Questo articolo analizza normative, strategie come i Biciplan, e comportamenti responsabili per promuovere infrastrutture sicure e ridurre incidenti. Nonostante le recenti restrizioni del Codice della Strada, i Comuni possono ancora adottare interventi efficaci. Serve un impegno congiunto per città più accessibili, sicure e sostenibili.
  • Come ridurre il “rischio stradale” lavorando sulla “componente veicolo”.
    La sicurezza stradale richiede un approccio integrato che includa la scelta di veicoli con alte valutazioni Euro NCAP e l’utilizzo di officine certificate SERMI. L’adozione di tecnologie avanzate di assistenza alla guida e una gestione attenta delle flotte, come manutenzione predittiva e verifica dello stato dei veicoli, possono ridurre significativamente i rischi. È fondamentale che aziende e privati facciano scelte consapevoli per promuovere una cultura della sicurezza sulle strade.
  • Dati INAIL sugli infortuni sul lavoro. Prima causa di morte: gli incidenti stradali!
    Il 14/10/2024 INAIL ha pubblicato la consueta Relazione Annuale sugli infortuni sul lavoro, fonte molto utile per l’analisi del fenomeno. E, ancora una volta, emerge che la prima causa di morte sul lavoro è data dagli incidenti stradali. Ma occorre capire bene cosa dicono i dati. Qui vi spiego tutto nel dettaglio.
  • I sistemi di gestione per la sicurezza di strade e autostrade.
    I sistemi di gestione della sicurezza stradale come ISO 39001 e le linee guida ANSFISA 2022, insieme al costo sociale per valutare il rischio, forniscono alle organizzazioni strumenti chiave per ridurre gli incidenti e migliorare la sicurezza. L’uso di piattaforme come SR4D e il Safety Insights Explorer di iRAP aiuta i gestori stradali a prendere decisioni efficaci e supporta il raggiungimento degli obiettivi ONU per la sicurezza stradale. Vediamo tutto questo nel dettaglio.
  • Intelligenza artificiale e big data per il monitoraggio e la gestione del traffico urbano.
    L’uso strategico dei dati è essenziale per affrontare la complessità urbana e migliorare la mobilità. Tecnologie come veicoli connessi, intelligenza artificiale e reti di sensori ottimizzano flussi e sicurezza, favorendo sostenibilità e inclusività. Una governance efficace e un approccio sistematico ai dati consentono di pianificare città più resilienti, vivibili e in sintonia con le esigenze dei cittadini.
  • La resilienza delle infrastrutture critiche: preparazione e gestione proattiva delle emergenze stradali
    L’incidente avvenuto il 9 luglio 2023 in Liguria, con un pullman in fiamme nella galleria Monte Giugo, ha sottolineato l’importanza della resilienza delle infrastrutture critiche (peraltro, il sistema di gestione automatico dei semafori di Trafficlab ha aiutato a smaltire le code che si sono create sulla viabilità alternativa). Gli effetti collaterali dell’incidente sulle strade limitrofe hanno tuttavia evidenziato la necessità di una pianificazione proattiva e di soluzioni efficaci per garantire la continuità operativa (“business continuity”). Vi spiego in dettaglio di cosa si tratta.
  • Come progettare la viabilità interna aziendale: norme, linee guida e soluzioni pratiche
    In questo articolo condivido strumenti e riferimenti normativi utili per progettare una viabilità aziendale sicura ed efficace. Parto dalla mia esperienza diretta per spiegare perché è importante non sottovalutare il rischio legato alla circolazione interna, e come intervenire in modo mirato, anche con soluzioni digitali e tecnologie intelligenti.
  • Cos’è una Smart City? Una città intelligente, digitale ed inclusiva. Ecco come riconoscerla.
    Una smart city utilizza tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) per migliorare la qualità della vita, ottimizzare risorse e servizi e promuovere la sostenibilità. Integra sistemi intelligenti in ambiti come mobilità, energia, sicurezza e gestione dei rifiuti, con soluzioni avanzate basate su IoT e intelligenza artificiale. Fondamentali sono una pianificazione urbanistica inclusiva, il coinvolgimento dei cittadini, l’efficienza infrastrutturale e la resilienza ambientale. La smart city persegue progresso economico, sociale e ambientale in un’ottica di equilibrio e sostenibilità.
  • PUMS, città a 15 minuti e pianificazione urbanistica.
    Questo post esplora l’importanza dei Piani Urbani di Mobilità Sostenibile (PUMS) e del concetto di “città a 15 minuti” per migliorare la pianificazione urbanistica. Analizziamo come questi approcci possano rendere le città più vivibili, riducendo la dipendenza dalle auto e promuovendo la mobilità attiva. Attraverso una pianificazione attenta e una partecipazione comunitaria, è possibile trasformare le aree urbane in spazi più sicuri, inclusivi e sostenibili.
  • Quando e perché occorre fare una valutazione del “rischio stradale”: norme e sentenze.
    Le aziende con persone e mezzi su strada devono effettuare una valutazione del rischio stradale sul lavoro, in quanto tenute per legge (anche se il D.Lgs. 81/2008 non lo cita esplicitamente). I Datori di lavoro possono infatti rischiare condanne anche a causa di incidenti stradali che vedono coinvolti i propri dipendenti. Occorre quindi provvedere a valutare e trattare il rischio. E, per le realtà più complesse, è opportuno seguire le linee guida dello standard “ISO 39001” (con o senza certificazione).
  • Il Mobility Manager ed il Piano Spostamenti Casa-Lavoro: dagli obblighi di legge all’efficacia degli interventi.
    Caratteristiche del Mobility Manager aziendale, di area e scolastico. La posizione delle aziende. Variazioni sul tema: i mobility manager di distretto. Lo studio della mobilità per distretti produttivi in fase di progettazione. Il tema dello smart working
  • Costo sociale degli incidenti stradali: cosa è ed a quanto ammonta.
    Il costo sociale degli incidenti stradali rappresenta la perdita economica per la società dovuta a decessi, feriti e danni materiali. Questo valore, che include costi sanitari, morali e amministrativi, è essenziale per pianificare interventi di sicurezza efficaci. In Italia, nel 2023, il costo sociale è stato stimato in circa 18 miliardi di euro, evidenziando la necessità di politiche mirate e investimenti strategici.
  • Sicurezza delle Gallerie Stradali: normative, linee guida e sistemi tecnologici
    Il Decreto 264/2006. Il trasferimento della Commissione Permanente per le Gallerie (CPG) in ANSFISA. Le linee guida 2022 per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio delle gallerie esistenti. L’uso dei sistemi SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition) nelle gallerie stradali.
  • La sicurezza di ponti, viadotti e cavalcavia in ambito stradale e autostradale
    Il crollo del Viadotto Polcevera a Genova ha evidenziato l’urgenza di una gestione strutturata per la sicurezza di ponti e viadotti. Le Linee Guida del Ministero e le istruzioni operative di ANSFISA introducono un approccio multilivello basato su analisi del rischio, censimenti e monitoraggi approfonditi, integrati da strumenti digitali e formazione tecnica, per garantire infrastrutture più sicure e affidabili.
  • Come si fa una prova di evacuazione: i consigli da seguire e gli errori da evitare.
    Le prove di evacuazione possono essere effettuate in modo estremamente efficace ed accurato, con benefici reali percepiti da parte di tutti (lavoratori, addetti alle emergenze e datore di lavoro), che vanno ben oltre alla sola ottemperanza agli obblighi di legge. Ma occorre sapere come eseguirle nel modo corretto, prevenendo i problemi e massimizzando il risultato. Vediamo un paio di casi particolari: i siti con viabilità interna e gli edifici a torre.
  • La circolazione in sicurezza di persone e veicoli in azienda: perché è importante avere un piano di viabilità interna.
    La progettazione e l’implementazione dei piani di viabilità aziendale per piazzali, stabilimenti e magazzini è di fondamentale importanza per ridurre il rischio sul lavoro. Non c’è un obbligo di legge specifico che prescrive la redazione di un piano di viabilità aziendale, ma averlo aiuta a ridurre le inefficienze, gli infortuni, ed il rischio per l’azienda di essere riconosciuta responsabile in eventuali procedimenti giudiziari. Ve ne parlo in questo articolo, con alcuni esempi tratti da casi reali.
  • La sicurezza stradale per i pedoni: cause (e soluzioni) di un problema ancora non risolto.
    Molte persone vengono uccise ogni anno sulle strade mentre camminano a piedi (e molte di queste durante un attraversamento sulle strisce pedonali). In buona parte si tratta di anziani e bambini. Vediamo quali sono le cause. E come risolvere il problema una volta per tutte.
  • Sicurezza stradale: 10 esempi di spot e campagne di comunicazione efficaci. Più uno da censurare!
    Mi occupo di sicurezza stradale in vari modi: dai sopralluoghi in cantiere al miglioramento dei sistemi di gestione; dalle analisi di incidentalità alla sensibilizzazione sui rischi alla guida. E, in occasione di incontri con i cittadini o corsi di formazione, mostro spesso alcuni dei video che riporto in questa pagina. Ottenendo sempre un notevole effetto sorpresa!
  • L’educazione stradale a scuola: indicazioni, risorse e buone pratiche.
    Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per bambini e ragazzi. Educazione a scuola, moderazione del traffico, utilizzo dei dispositivi di sicurezza e coinvolgimento dei genitori sono fondamentali. Progetti come Metrominuto e iniziative europee mirano a promuovere comportamenti responsabili e una cultura condivisa della mobilità sostenibile. Qui vi offro alcune indicazioni e il mio supporto.
  • Il bike-to-work, gli indennizzi INAIL ed i piani spostamento casa-lavoro. Consigli ai mobility manager!
    Definizione di bike-to-work. Copertura assicurativa degli infortuni in bicicletta in itinere. La scelta tra adesione a programmi esistenti o implementazione da zero. La bella variante sul tema di Pin Bike per aiutare l’economia locale.
  • Integrazione e innovazione nel trasporto pubblico locale di linea
    Il trasporto pubblico di linea è un elemento essenziale per una mobilità sostenibile, accessibile e inclusiva. Questo articolo approfondisce le caratteristiche e le funzioni dei sistemi su ferro e su gomma, evidenziandone il ruolo sociale, le criticità e le prospettive di integrazione tecnologica e tariffaria, fondamentali per migliorare l’efficienza e la qualità del servizio offerto ai cittadini.
  • Come si possono gestire in sicurezza i trasporti di merci pericolose nelle aree metropolitane?
    Nei grandi poli industriali e produttivi c’è la necessità di trasportare materie prime e prodotti in quantità enormi ed in modo continuato. Il tutto avviene non solo vicino ai centri abitati, ma anche impegnando le strade utilizzate dagli stessi cittadini. Ecco come fare per garantire che tutto questo avvenga in sicurezza.
  • ISO 39001 per le aziende: come aumentare la sicurezza stradale sul lavoro.
    La prima causa di morte sul lavoro è l’incidente stradale. Nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), per le aziende che hanno lavoratori e mezzi su strada, questo deve essere ben presente. Ma può essere altrettanto utile trattare il tema a livello di sistema di gestione aziendale, soprattutto se già certificato come conforme allo standard ISO 45001. E, per le aziende più grandi, è utile ragionare anche secondo l’approccio dello standard ISO 39001. Ecco i miei consigli.
  • Come lavorare sull’accessibilità delle città per renderle inclusive per tutti.
    L’accessibilità urbana è una delle chiavi per l’inclusione sociale. Ogni persona ha il diritto a muoversi, come sancito dalla Costituzione. Sappiamo dall’urbanistica che se le città sono a misura di bambini, anziani, donne e disabili, allora lo sono per tutti. Occorre quindi creare città accessibili, con infrastrutture e trasporto pubblico senza barriere, usando al meglio le soluzioni tecnologiche oggi disponibili. E le buone pratiche non mancano!
  • Come si fa un Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL): indicazioni ai mobility manager.
    Le fasi principali di redazione di un PSCL (Analisi territoriale; Predisposizione, diramazione ed elaborazione dell’indagine sulla mobilità; Definizione delle azioni; Stima dei benefici). Le linee guida per la redazione dei PSCL. La gestione dei dipendenti in outsourcing. L’importanza dell’aggiornamento annuale.
  • Come fare una valutazione del “rischio stradale” sul lavoro.
    Ogni Datore di Lavoro deve assicurarsi, per legge, che ogni situazione di rischio per i propri lavoratori sia sempre individuata, valutata e trattata di conseguenza. Poiché la prima causa di morte sul lavoro è data dagli incidenti stradali, i datori di lavoro e gli RSPP devono rivolgere particolare attenzione agli spostamenti su strada dei propri dipendenti più esposti. Ecco come fare.
  • Non basta avere una patente: l’importanza della formazione “stradale” continua.
    L’ASAPS ha rilevato che tra il 2013 e il 2022, quasi 3.000 morti e oltre 53.000 feriti sono stati causati da conducenti senza patente in Italia, nonostante l’introduzione della legge 41/2016. Emerge quindi l’esigenza di sanzioni più severe e di rinnovi frequenti della patente. La guida sicura, ecologica e difensiva. La nuova normativa sulle patenti di guida.
  • Sicurezza e qualità nei servizi di trasporto persone
    Il caso delle gite scolastiche. La certificazione ISO 39001 come criterio di selezione degli operatori. La certificazione della qualità dei servizi nel trasporto pubblico locale.