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sicurezza stradale

La sicurezza stradale per i pedoni: cause (e soluzioni) di un problema ancora non risolto.

Non solo gli automobilisti sono soggetti ai pericoli degli incidenti stradali. Anche (e soprattutto) chi cammina per le strade è esposto al rischio di essere coinvolto in un incidente. Centinaia di persone vengono uccise ogni anno sulle strade mentre camminano a piedi (e molte di queste durante un attraversamento sulle strisce pedonali).
In buona parte si tratta di anziani e bambini.
Vediamo quali sono le cause.
E come risolvere il problema una volta per tutte.

Sicurezza delle infrastrutture stradali: criticità, innovazioni e strumenti normativi e gestionali.

Strade, autostrade, ponti e viadotti. Li percorriamo ogni giorno facendo attenzione ai rischi alla guida, ma può capitare che siano le stesse infrastrutture a costituire dei seri fattori di rischio.
Nel panorama italiano abbiamo sia forti criticità che importanti innovazioni. Ma anche strumenti normativi e metodologici che andrebbero, forse, sfruttati meglio (il D.Lgs. 35/2011, lo standard ISO 39001 e le linee guida ANSFISA).

Ecco come il “fattore organizzazione” può essere causa di incidenti stradali (e) sul lavoro.

Quando il modello organizzativo aziendale prevede la presenza di determinati elementi di “pressione” (diretta o indiretta), i lavoratori sono indotti a comportarsi in modo tale da esporsi a rischi molto elevati. Rischi che, in caso di attività lavorative su strada, non coinvolgono solo loro, ma anche tutti gli altri utenti della strada stessa.

Dati INAIL sugli infortuni sul lavoro: al primo posto ci sono sempre gli incidenti stradali.

Nel 2022 le denunce di infortunio sul lavoro sono aumentate di circa il 26% rispetto all’anno precedente, mentre il numero dei morti è diminuito di circa l’11%. E resta altro il numero di infortuni sul lavoro che avvengono su strada. Gli incidenti stradali sono infatti la causa di circa il 45% dei morti sul lavoro.

Flussi di traffico digitali

Un futuro intelligente per la gestione della mobilità urbana: ecco come i dati possono migliorare la sicurezza e la sostenibilità.

La corretta gestione della mobilità di persone e merci è fondamentale per ridurre costi e sprechi da parte delle pubbliche amministrazioni.
È importante non solo adottare l’approccio giusto, ma anche utilizzare al meglio i “Big data” oggi disponibili.
Ecco alcune indicazioni tratte dalla mia esperienza.

Come si possono gestire in sicurezza i trasporti di merci pericolose nelle aree metropolitane?

Nei grandi poli industriali e produttivi c’è la necessità di trasportare materie prime e prodotti in quantità enormi ed in modo continuato.
Il tutto avviene non solo vicino ai centri abitati, ma anche impegnando le strade utilizzate dagli stessi cittadini.
Ecco come fare per garantire che tutto questo avvenga in sicurezza.

a broken windshield of a car

I sistemi di gestione ISO 39001 per la riduzione del rischio stradale sul lavoro. Opportunità, strategie ed indicazioni operative.

Nonostante il calo degli ultimi anni, gli incidenti stradali sul lavoro costituiscono sempre una problematica seria e quantomai attuale, che richiede alta attenzione da parte dei responsabili della sicurezza delle aziende.
Esistono metodologie e tecniche di analisi ben consolidate, che consentono di ottenere ottimi risultati.
In questo articolo vi illustro lo standard ISO 39001.

Siamo tutti allenatori di calcio, ingegneri ed esperti di sicurezza dei trasporti.

Io non sono un allenatore di calcio, ma quando guardo una partita mi comporto come se lo fossi. Ma, naturalmente, non ho alcun titolo per pensarlo davvero.
È così anche per le infrastrutture: per poter sostenere che una qualsiasi opera possa essere utile o meno, occorre lavorare con chi ha la specifica competenza nel settore.

La sicurezza stradale per bambini e ragazzi: come ridurre il rischio di incidenti

Per ridurre il rischio stradale di bambini e ragazzi occorre lavorare su più fronti: educazione stradale a scuola (fatta bene!), rinforzo delle regole, utilizzo dei dispositivi di sicurezza, interventi di moderazione del traffico nei dintorni delle scuole.
Ecco alcuni esempi.

La “resilienza personale e organizzativa” e l’importanza del fattore psicologico nel rischio stradale sul lavoro.

Il comportamento alla guida, ritenuto dai più una cosa del tutto naturale, nasconde in realtà una complessità notevole, che ci mette in condizioni di rischio molto più spesso di quanto non pensiamo. Anche, e soprattutto, quando guidiamo per lavoro.

Lavoro a piedi su strada

La sicurezza di chi lavora a piedi su strada: situazioni di rischio ed opportunità.

La sicurezza stradale non riguarda solo chi si muove su veicoli a motore o chi circola a piedi o in bicicletta. C’è anche un gran numero di persone che su strada ci lavora, a piedi, per molte ore al giorno.
Sono molte di più di quanto non si pensi. E sono particolarmente esposte al rischio di incidente.
Ecco alcuni esempi di situazioni di rischio.

VISION ZERO

Obiettivo VISION ZERO: mai più morti o feriti per incidenti stradali! Ma saremo in grado di riuscirci? E quando?

“Vision Zero” è una espressione che non indica un sistema organizzativo o un dispositivo fisico per la sicurezza stradale, ma un approccio (una visione, appunto) tendente all’obiettivo di azzerare del tutto le vittime degli incidenti stradali.
L’obiettivo naturalmente è lodevole, ma quanto tempo è giusto darsi per raggiungerlo?

Guidare in modo sicuro, efficiente e pulito è importante. Ma non basta avere una patente.

Saper guidare bene la propria auto (o il proprio veicolo di lavoro) è molto più importante di quanto non si pensi. Si può risparmiare carburante (e quindi denaro), si riduce il rischio di incorrere in incidenti stradali, si riducono le emissioni in atmosfera di inquinanti e di gas serra, si diminuisce il livello del rumore del traffico, e così via. Ma non basta avere una patente in regola, soprattutto nel caso di uso dei veicoli per ragioni lavorative. Occorre, sempre, continuare a “formarsi”.