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La resilienza delle infrastrutture critiche: preparazione e gestione proattiva delle emergenze stradali

L’incidente avvenuto il 9 luglio 2023 in Liguria, con un pullman in fiamme nella galleria Monte Giugo, ha sottolineato l’importanza della resilienza delle infrastrutture critiche. Gli effetti collaterali dell’incidente sulle strade limitrofe hanno evidenziato la necessità di una pianificazione proattiva e di soluzioni efficaci per garantire la business continuity. E, tra le altre cose, il…


Introduzione

Il 9 luglio scorso, in Liguria, un grave incidente ha messo alla prova la nostra capacità di gestire emergenze sulle infrastrutture critiche. Un pullman è andato a fuoco all’interno della galleria Monte Giugo sull’autostrada A12, nel tratto tra Recco e Nervi in direzione Genova. L’incendio ha causato la chiusura temporanea dell’autostrada in entrambe le direzioni, con conseguenze significative sul traffico locale e formando code di oltre dieci chilometri.

A seguito dell’incidente, 37 persone sono rimaste ferite. Il ripristino dell’asfalto e della galleria è stato necessario dopo l’incendio, causando ulteriori code e disagi. La Regione Liguria, in risposta all’emergenza, ha chiesto ai cittadini di evitare l’autostrada nelle zone interessate al blocco della viabilità e di differire o procrastinare le partenze nei tratti interessati dalle chiusure.

Gestione dell’incidente: sicurezza, coordinamento e prontezza nella risposta.

In situazioni d’emergenza, come quella verificatasi il 9 luglio in Liguria, la sicurezza dei viaggiatori rappresenta la priorità assoluta. È proprio in queste circostanze che la validità delle procedure di sicurezza viene messa alla prova e il loro corretto funzionamento può fare la differenza tra una situazione gestita in maniera efficace e una che può degenerare in una tragedia ancora più grande. Nel caso specifico, la sicurezza dei viaggiatori è stata garantita grazie all’attivazione tempestiva delle procedure di sicurezza previste, come ad esempio l’evacuazione del pullman, l’isolamento della zona dell’incidente e la messa in sicurezza del tratto di strada coinvolto.

In un contesto tanto complesso e critico, il coordinamento delle squadre di soccorso riveste inoltre un ruolo cruciale. È necessario, infatti, che tutte le risorse – il personale dell’ente gestore della strada, i Vigili del Fuoco, i sanitari, le Forze dell’Ordine, ecc. – agiscano in maniera sinergica e coordinata per affrontare l’emergenza. Questo implica una comunicazione costante, il condividere informazioni in tempo reale e la capacità di adattarsi prontamente a qualsiasi cambiamento della situazione. E in questo caso, il coordinamento dei soccorsi è stato fondamentale per gestire efficacemente l’incidente, contribuendo a minimizzare le conseguenze potenzialmente disastrose.

Infine, va sottolineata l’importanza dell’attivazione del personale preposto alle verifiche e al ripristino delle condizioni di sicurezza. Dopo aver assicurato l’incolumità dei viaggiatori coinvolti, è essenziale ripristinare le condizioni di sicurezza sul tratto di strada interessato dall’incidente. In questo caso, il personale preposto è stato attivato in maniera efficace e tempestiva, permettendo un intervento rapido per la verifica delle condizioni della galleria e per l’avvio delle operazioni di ripristino. Il traffico è stato gestito con la chiusura della tratta interessata e con lo spostamento della relativa corrente di traffico sulla carreggiata opposta, resa eccezionalmente operante a doppio senso.

La gestione dell’incidente ha messo in luce l’importanza di procedure di sicurezza efficaci, di un coordinamento ben organizzato delle squadre di soccorso e di un tempestivo intervento del personale preposto alle verifiche e ai ripristini. Questi tre fattori, combinati, hanno permesso di gestire l’emergenza in maniera efficace, garantendo la sicurezza dei viaggiatori e minimizzando, per quanto possibile, i disagi per gli utenti della strada.

Gli effetti a cascata

A seguito dell’incidente, il gestore dell’autostrada ha lanciato un appello agli automobilisti, invitandoli a evitare spostamenti non strettamente necessari. L’obiettivo era di ridurre il più possibile il traffico sulla rete secondaria, cercando di limitare i disagi e le possibili situazioni di pericolo dovute alla congestione del traffico.

L’incidente ha però avuto conseguenze immediate e significative anche sulla gestione del traffico della rete stradale locale. Una delle conseguenze più rilevanti è stata il riversamento del traffico sulla Via Aurelia, la principale arteria locale parallela all’autostrada, con un sovraccarico dei flussi di traffico ed una impennata del numero di veicoli in transito ben oltre i livelli ordinari di flusso di questa arteria (questo aumento dei flussi è stato peraltro inevitabilmente rilevato anche dal sistema di monitoraggio dei flussi di Trafficlab, situato a Pieve Ligure proprio lungo la Via Aurelia). Questa impennata dei flussi, oltre alle lunghe code ed all’aumento dei tempi di viaggio, ha avuto un impatto anche sulla capacità di risposta delle forze di emergenza, che si sono trovate a fronteggiare sfide logistiche aggiuntive nell’affrontare la situazione. Ed all’elenco dei problemi derivanti da questa situazione si aggiunge l’aumento delle emissioni inquinanti dei veicoli in coda, a danno dei residenti delle zone urbane interessate dal sovraccarico di traffico.

La resilienza della rete e la business continuity

Questa situazione ha messo in luce l’importanza di avere strategie di gestione del traffico robuste e flessibili, capaci di adattarsi a situazioni eccezionali e di minimizzare i disagi per utenti della strada e residenti delle aree urbane interessate. L’incidente ha evidenziato chiaramente l’importanza dei concetti di resilienza e di business continuity nelle infrastrutture critiche.

La resilienza e la business continuity sono concetti importanti nella gestione delle reti stradali, poiché si riferiscono alla capacità di un sistema di mantenere o ripristinare il suo livello di servizio in seguito a eventi imprevisti o perturbazioni. La resilienza può essere intesa come la capacità di adattarsi e recuperare rapidamente da eventi di disturbo, mentre la business continuity si concentra sulla pianificazione e la preparazione per garantire che le operazioni possano continuare o riprendere il più rapidamente possibile dopo un’interruzione.

Nel contesto delle reti stradali, la resilienza può essere migliorata attraverso la manutenzione e la messa in sicurezza delle infrastrutture, l’implementazione di sistemi di monitoraggio e allarme e la pianificazione di percorsi alternativi in caso di emergenze. La business continuity, invece, può includere la pianificazione di risorse e strategie per far fronte a interruzioni temporanee del servizio, come la gestione delle emergenze e la riparazione delle infrastrutture danneggiate.

Un esempio di gestione delle emergenze nelle reti stradali è il Coordinamento Emergenze (CO.EM.) di Anas S.p.A., che collabora con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale per gestire le emergenze in occasione di eventi che comportino rischi infrastrutturali e antropici.

Quali sono le tecnologie e le strategie utilizzate per garantire la business continuity delle reti stradali?

Per garantire la business continuity delle reti stradali, vengono utilizzate diverse tecnologie e strategie, tra cui:

  1. Monitoraggio meteorologico e stradale: l’uso di reti di telemisura dei dati meteorologici e di sensori per il rilevamento delle condizioni meteorologiche e del manto stradale aiuta a prevedere situazioni potenzialmente pericolose e a inviare allarmi in tempo reale alle centrali operative e ai singoli operatori preposti al controllo del traffico.
  2. Piani di emergenza e protocolli di comunicazione: la creazione di piani di emergenza interni e di una lista di contatti dettagliata, compresi i partner esterni, consente di coordinare rapidamente le risposte alle interruzioni del servizio e di attivare le risorse necessarie per ripristinare la normalità.
  3. Manutenzione delle infrastrutture: la manutenzione regolare e la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, come ponti e gallerie, contribuiscono a ridurre il rischio di interruzioni del servizio dovute a guasti o danni.
  4. Pianificazione di percorsi alternativi: la pianificazione di percorsi alternativi in caso di emergenze o interruzioni temporanee del servizio consente di ridurre l’impatto sul traffico e di garantire la continuità delle operazioni.
  5. Collaborazione con enti di protezione civile e coordinamento delle emergenze: la collaborazione con enti di protezione civile, come ad esempio il già citato Coordinamento Emergenze (CO.EM.) di Anas S.p.A., permette di gestire le emergenze in modo efficace e di coordinare le risorse e le azioni necessarie per far fronte a eventi che comportino rischi infrastrutturali e antropici.
  6. Utilizzo di tecnologie innovative: l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, come i sistemi di monitoraggio in tempo reale delle reti, può contribuire a migliorare l’efficienza e la resilienza delle reti stradali.

La preparazione per rispondere ad eventi critici: elementi fondamentali.

Eventi critici come l’incidente avvenuto in Liguria mettono alla prova la resilienza del sistema infrastrutturale, la capacità di reagire prontamente e, soprattutto, la preparazione a fronteggiare situazioni estreme. Dalla gestione di queste crisi emergono importanti lezioni che aiutano a modellare le strategie future per la gestione del traffico e la sicurezza delle infrastrutture. In particolare:

  • Coordinamento. È uno degli aspetti più importanti in tali situazioni. La gestione delle emergenze richiede una sinergia efficiente tra vari enti e squadre: operatori delle infrastrutture stradali, forze dell’ordine, vigili del fuoco, servizi sanitari, e altri enti locali e regionali. Un piano di coordinamento ben strutturato e consolidato garantisce una risposta tempestiva ed efficace, riduce il tempo di intervento e minimizza i potenziali rischi per la sicurezza dei viaggiatori.
  • Simulazioni. Anche queste sono fondamentali. Testare in anticipo la risposta a eventi critici attraverso esercitazioni periodiche consente di identificare e correggere eventuali vulnerabilità nei piani di emergenza. Ciò include la verifica della capacità della rete stradale di assorbire flussi di traffico inusuali, la preparazione di itinerari alternativi e la simulazione di vari scenari di emergenza. Questo approccio proattivo può fare la differenza quando ci si trova a fronteggiare una crisi reale.
  • Tecnologie. Dai dispositivi di rilevamento del traffico ai sistemi di comunicazione d’emergenza, passando per gli strumenti necessari per il ripristino delle infrastrutture, tutte queste risorse sono essenziali per una gestione efficace delle emergenze. Avere dispositivi ed attrezzature moderne, funzionanti e ben mantenute è un fattore determinante per garantire una risposta rapida e ridurre al minimo i tempi di interruzione del traffico.
  • Squadre di emergenza. Devono essere ben formate, pronte ad agire tempestivamente, e dotate di competenze specifiche per fronteggiare una vasta gamma di scenari di emergenza. Questo richiede sia una formazione continua per mantenerle aggiornate sulle migliori pratiche, sia l’addestramento specifico per affrontare situazioni particolari, come gli incidenti nelle gallerie.

Strumenti e tecnologie per la preparazione e la gestione di scenari critici in ambito stradale

Tornando alla notizia dell’incidente, nel Comune di Pieve Ligure, attraversato dalla Via Aurelia, il sistema di monitoraggio e gestione dei flussi predisposto da Trafficlab ed RCT (collocato all’incrocio con Via Roma) ha rilevato l’aumento del traffico ed è intervenuto automaticamente sui tempi del semaforo che regola l’incrocio, riuscendo a smaltire un flusso di oltre 1.200 veicoli/ora in direzione Genova, contribuendo quindi a mitigare le conseguenze di questa situazione eccezionale sia per gli automobilisti in coda che per i residenti dell’area in questione.

Questo evento evidenzia l’importanza per i Comuni di dotarsi soluzioni di monitoraggio e gestione del traffico in tempo reale, molto utili non solo in condizioni ordinarie ma anche (e soprattutto) in situazioni eccezionali. Noi di Trafficlab, insieme a RCT, siamo costantemente impegnati nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per il monitoraggio e la gestione del traffico. In situazioni critiche come quella descritta, i nostri strumenti possono offrire un contributo fondamentale per la preparazione e la gestione delle emergenze, sostenendo le attività di gestori di strade e autostrade, pubbliche amministrazioni, e organizzazioni di soccorso.

Un elemento chiave delle nostre soluzioni è dato dai sistemi di monitoraggio automatico del traffico in tempo reale. Grazie alla nostra tecnologia che va uso della computer vision, analizziamo i flussi video delle videocamere (nuove o preesistenti) collocate lungo le strade per rilevare e classificare i veicoli. Questo permette di monitorare i flussi di traffico e identificare tempestivamente eventuali anomalie o congestioni.

Diamo inoltre alle Pubbliche Amministrazioni ed agli enti gestori e proprietari di strade l’uso della nostra piattaforma informatica avanzata Wetraffic, che permette non solo di gestire e analizzare i monitoraggi descritti, ma anche di effettuare simulazioni di traffico, attuazione in tempo reale dei semafori e analisi di incidentalità sulla rete. Tutto questo può essere di enorme aiuto nella pianificazione di strategie di mitigazione del traffico, nello studio di scenari ipotetici di emergenza e nella preparazione di risposte efficaci.

Nel contesto delle emergenze stradali, la combinazione di monitoraggio in tempo reale e simulazioni avanzate può fornire un quadro completo e accurato della situazione, aiutando gli attori coinvolti a prendere decisioni informate e tempestive. Che si tratti di valutare l’effetto di una deviazione del traffico o di simulare l’impatto di un evento critico su una rete stradale, le nostre soluzioni offrono un supporto di prim’ordine per la gestione efficiente delle infrastrutture e delle reti stradali. L’incidente in Liguria è un forte monito sulla necessità di una preparazione adeguata e un’efficace gestione delle emergenze. Da parte nostra, ci impegniamo a fornire le tecnologie e le competenze necessarie per contribuire a questa preparazione e gestione, con l’obiettivo finale di migliorare la sicurezza e l’efficienza delle nostre strade.

Conclusione

La preparazione e la risposta all’evento imprevisto, specie se critico, è un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza dei viaggiatori e per mantenere intatta la funzionalità delle nostre infrastrutture. Gli eventi recenti, come l’incidente in Liguria, mettono in evidenza la necessità di una pianificazione efficace e di un’adeguata risposta alle emergenze. Questo non implica solo minimizzare le interruzioni alla normale circolazione, ma si traduce in una tutela della resilienza delle infrastrutture stesse. Ogni componente della rete stradale è un tassello prezioso che contribuisce alla fluidità dei flussi di traffico e alla gestione del trasporto su strada. Quando una di queste componenti viene compromessa, l’intero sistema deve essere in grado di adattarsi e rispondere in modo efficiente.

Ricordiamoci sempre che la preparazione non è solo una risposta all’incidente, ma è un impegno quotidiano a favore della sicurezza e del benessere dei viaggiatori e dei residenti delle aree urbane interessate.