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Per le aziende

Certificazione delle aree di sosta sicure: Il ruolo di ESPORG e la transizione allo standard europeo

ESPORG è un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata a migliorare la sicurezza delle aree di parcheggio per veicoli commerciali in Europa. Sviluppa standard di sicurezza, offre certificazioni e supporta operatori e autotrasportatori. Con l’introduzione del nuovo standard europeo per le aree di sosta sicure, ESPORG assiste le aree nel processo di transizione attraverso formazione e collaborazione con enti accreditati come DEKRA. Questo nuovo standard mira ad armonizzare i criteri di sicurezza a livello continentale, migliorando le condizioni per gli autotrasportatori e garantendo ambienti più protetti.

Come ridurre il “rischio stradale” lavorando sulla “componente veicolo”.

La sicurezza stradale richiede un approccio integrato che includa la scelta di veicoli con alte valutazioni Euro NCAP e l’utilizzo di officine certificate SERMI. L’adozione di tecnologie avanzate di assistenza alla guida e una gestione attenta delle flotte, come manutenzione predittiva e verifica dello stato dei veicoli, possono ridurre significativamente i rischi. È fondamentale che aziende e privati facciano scelte consapevoli per promuovere una cultura della sicurezza sulle strade.

Dati INAIL sugli infortuni sul lavoro. Prima causa di morte: gli incidenti stradali!

Il 14/10/2024 INAIL ha pubblicato (con ritardo rispetto al solito, e senza dati di dettaglio) la consueta Relazione Annuale sugli infortuni sul lavoro, fonte molto utile per l’analisi del fenomeno. Nonostante la scarsità dei dati presenti nell’ultima Relazione annuale, posso comunque affermare, grazie ai dati degli anni precedenti, che la prima causa di morte sul lavoro è data dagli incidenti stradali. Ma occorre capire bene cosa dicono i dati. Qui vi spiego tutto nel dettaglio.

Quando e perché occorre fare una valutazione del “rischio stradale”: norme e sentenze.

Le aziende con persone e mezzi su strada devono effettuare una valutazione del rischio stradale sul lavoro, in quanto tenute per legge (anche se il D.Lgs. 81/2008 non lo cita esplicitamente). I Datori di lavoro possono infatti rischiare condanne anche a causa di incidenti stradali che vedono coinvolti i propri dipendenti. Occorre quindi provvedere a valutare e trattare il rischio. E, per le realtà più complesse, è opportuno seguire le linee guida dello standard “ISO 39001” (con o senza certificazione).

Come si fa una prova di evacuazione: i consigli da seguire e gli errori da evitare.

Le prove di evacuazione possono essere effettuate in modo estremamente efficace ed accurato, con benefici reali percepiti da parte di tutti (lavoratori, addetti alle emergenze e datore di lavoro), che vanno ben oltre alla sola ottemperanza agli obblighi di legge. Ma occorre sapere come eseguirle nel modo corretto, prevenendo i problemi e massimizzando il risultato. Vediamo un paio di casi particolari: i siti con viabilità interna e gli edifici a torre.

Exhall: Hanson Premix ready mixed concrete plant

La circolazione in sicurezza di persone e veicoli in azienda: perché è importante avere un piano di viabilità interna.

La progettazione e l’implementazione dei piani di viabilità aziendale per piazzali, stabilimenti e magazzini è di fondamentale importanza per ridurre il rischio sul lavoro. Non c’è un obbligo di legge specifico che prescrive la redazione di un piano di viabilità aziendale, ma averlo aiuta a ridurre le inefficienze, gli infortuni, ed il rischio per l’azienda di essere riconosciuta responsabile in eventuali procedimenti giudiziari. Ve ne parlo in questo articolo, con alcuni esempi tratti da casi reali.

Sicurezza stradale: 10 esempi di spot e campagne di comunicazione efficaci. Più uno da censurare!

Mi occupo di sicurezza stradale in vari modi: dai sopralluoghi in cantiere al miglioramento dei sistemi di gestione; dalle analisi di incidentalità alla sensibilizzazione sui rischi alla guida. E, in occasione di incontri con i cittadini o corsi di formazione, mostro spesso alcuni dei video che riporto in questa pagina. Ottenendo sempre un notevole effetto sorpresa!

Come si possono gestire in sicurezza i trasporti di merci pericolose nelle aree metropolitane?

Nei grandi poli industriali e produttivi c’è la necessità di trasportare materie prime e prodotti in quantità enormi ed in modo continuato.
Il tutto avviene non solo vicino ai centri abitati, ma anche impegnando le strade utilizzate dagli stessi cittadini.
Ecco come fare per garantire che tutto questo avvenga in sicurezza.

Come implementare un sistema di gestione ISO 39001 per la riduzione del rischio stradale sul lavoro.

La prima causa di morte sul lavoro è l’incidente stradale. Nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), per le aziende che hanno lavoratori e mezzi su strada, questo deve essere ben presente. Ma può essere altrettanto utile trattare il tema a livello di sistema di gestione aziendale, soprattutto se già certificato come conforme allo standard ISO 45001. E, per le aziende più grandi, è utile ragionare anche secondo l’approccio dello standard ISO 39001. Ecco i miei consigli.

Come fare una valutazione del “rischio stradale” sul lavoro.

Ogni Datore di Lavoro deve assicurarsi, per legge, che ogni situazione di rischio per i propri lavoratori sia sempre individuata, valutata e trattata di conseguenza. Poiché la prima causa di morte sul lavoro è data dagli incidenti stradali, i datori di lavoro e gli RSPP devono rivolgere particolare attenzione agli spostamenti su strada dei propri dipendenti più esposti. Ecco come fare.

Non basta avere una patente: l’importanza della formazione “stradale” continua.

L’ASAPS ha rilevato che tra il 2013 e il 2022, quasi 3.000 morti e oltre 53.000 feriti sono stati causati da conducenti senza patente in Italia, nonostante l’introduzione della legge 41/2016. Emerge quindi l’esigenza di sanzioni più severe e di rinnovi frequenti della patente. La guida sicura, ecologica e difensiva. La nuova normativa sulle patenti di guida.

Come ridurre il “rischio stradale” lavorando sulla “componente uomo”.

Le principali cause di incidente stradale. La “componente uomo” ed il rischio stradale. L’effetto di distrazione (o alcool) sui tempi di reazione. Quando la distrazione è caudata dai dispositivi di assistenza alla guida (ADAS). La compensazione del rischio. L’aggressività alla guida. La fretta e la distrazione alla guida sul lavoro.