I dati ACI-ISTAT degli incidenti stradali e le statistiche europee
Dati, statistiche e tendenze in merito a incidenti, morti e feriti su strada in Italia ed in Europa negli ultimi anni.
Dati, statistiche e tendenze in merito a incidenti, morti e feriti su strada in Italia ed in Europa negli ultimi anni.
Gli ultimi dati diffusi da INAIL relativi agli infortuni sul lavoro (anno 2018) mostrano una sostanziale stabilità del numero delle denunce di infortunio.
In ogni caso, e si tratta di un dato che trova conferma anno dopo anno, la prima causa di morte sul lavoro è data dagli incidenti stradali.
Strade, autostrade, ponti e viadotti. Li percorriamo ogni giorno facendo attenzione ai rischi alla guida, ma può capitare che siano le stesse infrastrutture a costituire dei seri fattori di rischio.
Nel panorama italiano abbiamo sia forti criticità che importanti innovazioni. Ma anche strumenti normativi e metodologici che andrebbero, forse, sfruttati meglio (il D.Lgs. 35/2011 e lo standard ISO 39001).
Alcune importanti novità in materia: la facilitazione dell’indennizzabilità degli infortuni in itinere in bicicletta da parte di INAIL e la crescente diffusione dei meccanismi di incentivo economico da parte delle aziende per i dipendenti che decidono di andare al lavoro in bicicletta.
Dai sistemi di sicurezza passiva agli avanzati sistemi di sicurezza attiva, fino alle sperimentazioni sulle auto a guida autonoma.
L’evoluzione del protocollo Euro NCAP e le nuove tecnologie per favorire la sicurezza stradale (come l’Intelligent Speed Adaptation).
Il buon funzionamento della mobilità delle persone nelle città passa attraverso un uso razionale del (poco) spazio disponibile.
Ecco alcune buone pratiche per lo sviluppo della mobilità ciclabile in città.
Nei grandi poli industriali e produttivi si ha, ovviamente, la necessità di trasportare materie prime e prodotti in quantità enormi ed in modo continuato. Ed il tutto avviene non solo vicino ai centri abitati, ma anche impegnando le strade utilizzate dagli stessi cittadini.
Come fare per garantire che questo avvenga in sicurezza?
Lo standard ISO 39001 definisce i requisiti che deve avere un sistema di gestione mirato alla riduzione degli incidenti stradali. Ecco alcune indicazioni derivanti dalla mia esperienza come consulente sui sistemi ISO 39001.
Io non sono un allenatore di calcio, ma quando guardo una partita della nazionale mi comporto come se lo fossi. Ma, naturalmente, non ho alcun titolo per pensarlo davvero.
E’ così anche per le infrastrutture: per poter sostenere che una qualsiasi opera possa essere utile o meno, occorre lavorare con chi ha la specifica competenza nel settore.
La distrazione pare essere la principale causa del fatto che gli incidenti stradali non calino più già da qualche anno. Ed il problema non è solo l’uso del cellulare…
Quanto costa la vita di una persona che muore a causa di un incidente stradale? E a quanto ammonta il costo sociale annuo in Italia degli incidenti? Qui tutte le risposte.
Le aziende con persone e mezzi su strada devono effettuare una valutazione del rischio stradale sul lavoro. E, nei casi più complessi, è opportuno implementare a tale scopo un sistema di gestione “ISO 39001”.
Ogni Datore di Lavoro deve garantire che la sicurezza dei propri lavoratori sia sempre garantita.
Poiché una causa rilevante di morte o di infortunio sul lavoro è data dagli incidenti stradali, i datori di lavoro e gli RSPP devono rivolgere particolare attenzione agli spostamenti su strada dei propri dipendenti più esposti (su auto aziendali o mezzi di altro tipo).
Ecco come fare.
Molta strada è stata fatta, negli ultimi anni, in tema di sicurezza stradale in ambito lavorativo. L’adozione di sistemi telematici di bordo e l’analisi puntuale ed aggregata dei dati relativi alla guida consentono di individuare con esattezza le circostanze su cui intervenire e le soluzioni specifiche ai vari problemi.
La mia esperienza in merito al percorso di certificazione ISO 39001 che ho seguito per Gelsia Ambiente, importante operatore lombardo di igiene urbana.
Non c’è solo la certificazione ISO 39001 per verificare l’eccellenza dei servizi di trasporto pubblico! Oltre alla sicurezza, è fondamentale che la qualità del servizio sia eccellente. Ecco la certificazione UNI EN 13816.
Il comportamento alla guida, ritenuto dai più una cosa del tutto naturale, nasconde in realtà una complessità notevole, che ci mette in condizioni di rischio molto più spesso di quanto non pensiamo. Anche, e soprattutto, quando guidiamo per lavoro.
Lo studio effettuato da INAIL, ASL e Provincia di Mantova, riguardante l’”Analisi delle circostanze e proposte operative per la riduzione degli infortuni stradali in occasione di lavoro ed in itinere”. Il contributo di Michele Montresor.
Per ridurre il rischio stradale di bambini e ragazzi occorre lavorare su più fronti: educazione stradale a scuola (fatta bene!), rinforzo delle regole, utilizzo dei dispositivi di sicurezza, interventi di moderazione del traffico nei dintorni delle scuole.
Ecco alcuni esempi.
Durante i miei incontri con i cittadini mostro spesso alcuni dei video elencati in questa pagina, e l’effetto è sempre di grande stupore.
Meglio prendere un forte spavento davanti alla TV e diventare più prudenti sulla strada, che restare sereni in salotto ma spericolati in auto.
A cosa serve una “Zona 30”?
È fondamentale cercare di controllare e ridurre la velocità delle vetture per motivi legati alla sicurezza, ai costi sociali e agli impatti che questa ha sull’ambiente urbano.
Cerchiamo di capirne di più.
“Vision Zero” è una espressione che non indica un sistema organizzativo o un dispositivo fisico per la sicurezza stradale, ma un approccio (una visione, appunto) tendente all’obiettivo di azzerare del tutto le vittime degli incidenti stradali.
Il “sistema guida” è un sistema complesso, formato da diverse componenti.
Per ridurre il rischio di incidente occorre ridurre o eliminare i rischi legati ad ogni singola componente del sistema. E sono tanti.
Marco Mazzocco, dopo venti anni di attività come titolare di autoscuola, ha fondato Efficient Driving, che nasce dopo anni di formazione su guida difensiva, ecologica e sicura allo scopo di diffondere il metodo Efficient Driving.
Non solo gli automobilisti sono soggetti ai pericoli degli incidenti stradali. Anche chi cammina per le strade, apparentemente al riparo dai pericoli del traffico, è in realtà esposto al rischio di avere un incidente stradale molto più alto di quanto non si pensi.
Il colloquio con Giampiero Mucciaccio ed i consigli di Luca Pascotto.