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sicurezza stradale

“Città 30”: la scelta di Bologna, la Direttiva del Ministero e l’appello dei 130 esperti.

Nel gennaio 2024 Bologna ha implementato pienamente il modello “Città30”. Provvedimento del tutto legittimo, ma che ha generato polemiche politiche. Il Ministero competente ha emanato una Direttiva sul tema, e con un gruppo di 130 esperti della materia, abbiamo risposto con una lettera aperta a sostegno del modello “Città30”. Modello che è verificato, riduce i morti per incidente stradale. Qui vi espongo il tutto con ordine. E propongo ai Comuni interessati un metodo di lavoro.

Sicurezza stradale: 10 esempi di spot e campagne di comunicazione efficaci. Più uno da censurare!

Mi occupo di sicurezza stradale in vari modi: dai sopralluoghi in cantiere al miglioramento dei sistemi di gestione; dalle analisi di incidentalità alla sensibilizzazione sui rischi alla guida. E, in occasione di incontri con i cittadini o corsi di formazione, mostro spesso alcuni dei video che riporto in questa pagina. Ottenendo sempre un notevole effetto sorpresa!

Fissaggio del carico: normative e sicurezza nel trasporto di materiali.

Sicurezza nel trasporto di materiali: lezioni dagli incidenti di Campegine e Strozza. Dalla Direttiva 2014/47/UE alle leggi e norme tecniche da seguire. Posizionamento e fissaggio del carico: responsabilità e interazioni tra caricatore e trasportatore. La formazione e la responsabilità come pilastri della sicurezza. L’importanza dell’elemento umano e organizzativo nel prevenire incidenti. Il ruolo degli enti gestori e proprietari delle strade.

L’educazione stradale per bambini e ragazzi: indicazioni, risorse e buone pratiche.

Insegnare ai bambini come camminare in sicurezza. L’educazione stradale, a scuola e non solo. Iniziative di educazione stradale per bambini e ragazzi promosse da enti pubblici e privati. Materiali e attività utilizzati nei progetti di educazione stradale per bambini e ragazzi. Dove trovare materiali multimediali per progetti di educazione stradale in italiano. Come coinvolgere i genitori nei progetti di educazione stradale

Come si possono gestire in sicurezza i trasporti di merci pericolose nelle aree metropolitane?

Nei grandi poli industriali e produttivi c’è la necessità di trasportare materie prime e prodotti in quantità enormi ed in modo continuato.
Il tutto avviene non solo vicino ai centri abitati, ma anche impegnando le strade utilizzate dagli stessi cittadini.
Ecco come fare per garantire che tutto questo avvenga in sicurezza.

Come implementare un sistema di gestione ISO 39001 per la riduzione del rischio stradale sul lavoro.

La prima causa di morte sul lavoro è l’incidente stradale. Nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), per le aziende che hanno lavoratori e mezzi su strada, questo deve essere ben presente. Ma può essere altrettanto utile trattare il tema a livello di sistema di gestione aziendale, soprattutto se già certificato come conforme allo standard ISO 45001. E, per le aziende più grandi, è utile ragionare anche secondo l’approccio dello standard ISO 39001. Ecco i miei consigli.

Come fare una valutazione del “rischio stradale” sul lavoro.

Ogni Datore di Lavoro deve assicurarsi, per legge, che ogni situazione di rischio per i propri lavoratori sia sempre individuata, valutata e trattata di conseguenza. Poiché la prima causa di morte sul lavoro è data dagli incidenti stradali, i datori di lavoro e gli RSPP devono rivolgere particolare attenzione agli spostamenti su strada dei propri dipendenti più esposti. Ecco come fare.

Non basta avere una patente: l’importanza della formazione “stradale” continua.

L’ASAPS ha rilevato che tra il 2013 e il 2022, quasi 3.000 morti e oltre 53.000 feriti sono stati causati da conducenti senza patente in Italia, nonostante l’introduzione della legge 41/2016. Emerge quindi l’esigenza di sanzioni più severe e di rinnovi frequenti della patente. La guida sicura, ecologica e difensiva. La nuova normativa sulle patenti di guida.

Costo sociale degli incidenti stradali: significato, valori e confronti tra le città.

Il costo sociale per ogni persona morta in un incidente stradale è di 1,8 milioni di euro, ed il totale annuale per l’Italia ammonta a 18 miliardi di euro. E, fra le città, il costo sociale più alto è quello di Firenze e Genova (ed è il doppio di quello di Napoli o Palermo).

Dati INAIL sugli infortuni sul lavoro. Prima causa di morte: gli incidenti stradali!

I dati accertati del 2022. Gli infortuni “in occasione di lavoro” e quelli “in itinere”. L’analisi della serie storica. La prima causa di morte sul lavoro è data dagli incidenti stradali: lavoriamo insieme per ridurre il “rischio stradale” sul lavoro!

Come ridurre il “rischio stradale” lavorando sulla “componente uomo”.

Le principali cause di incidente stradale. La “componente uomo” ed il rischio stradale. L’effetto di distrazione (o alcool) sui tempi di reazione. Quando la distrazione è caudata dai dispositivi di assistenza alla guida (ADAS). La compensazione del rischio. La fretta e la distrazione alla guida sul lavoro.

La resilienza delle infrastrutture critiche: preparazione e gestione proattiva delle emergenze stradali

L’incidente avvenuto il 9 luglio 2023 in Liguria, con un pullman in fiamme nella galleria Monte Giugo, ha sottolineato l’importanza della resilienza delle infrastrutture critiche. Gli effetti collaterali dell’incidente sulle strade limitrofe hanno evidenziato la necessità di una pianificazione proattiva e di soluzioni efficaci per garantire la business continuity. E, tra le altre cose, il “nostro” semaforo ha aiutato a smaltire le code a Pieve Ligure…

Quando e perché occorre fare una valutazione del “rischio stradale” o adottare un “sistema ISO 39001”

Le aziende con persone e mezzi su strada devono effettuare una valutazione del rischio stradale sul lavoro, in quanto tenute per legge (anche se il D.Lgs. 81/2008 non lo cita esplicitamente). I Datori di lavoro possono infatti rischiare condanne anche a causa di incidenti stradali che vedono coinvolti i propri dipendenti. Occorre quindi provvedere a valutare e trattare il rischio. E, nei casi più complessi, è opportuno implementare un sistema di gestione “ISO 39001” (o quantomeno partire dal “FIA Road Safety Index”).

Sicurezza delle Gallerie Stradali: normative, linee guida e sistemi tecnologici

Il Decreto 264/2006. Il trasferimento della Commissione Permanente per le Gallerie (CPG) in ANSFISA. Le linee guida 2022 per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio delle gallerie esistenti. L’uso dei sistemi SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition) nelle gallerie stradali.

Come ridurre il “rischio stradale” lavorando sulla “componente spostamento / organizzazione”.

Quando il modello organizzativo aziendale prevede la presenza di determinati elementi di “pressione” (diretta o indiretta), i lavoratori sono indotti a comportarsi in modo tale da esporsi a rischi molto elevati. Rischi che, in caso di attività lavorative su strada, non coinvolgono solo loro, ma anche tutti gli altri utenti della strada stessa.

Flussi di traffico digitali

Un futuro intelligente per la gestione della mobilità: ecco come i dati possono migliorare la sicurezza e la sostenibilità.

La corretta gestione della mobilità di persone e merci è fondamentale per ridurre costi e sprechi da parte delle pubbliche amministrazioni. È importante non solo adottare l’approccio giusto, ma anche utilizzare al meglio i “Big data” oggi disponibili. Ecco alcune indicazioni tratte dalla mia esperienza.