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L’educazione stradale per bambini e ragazzi: indicazioni, risorse e buone pratiche.

Insegnare ai bambini come camminare in sicurezza. L’educazione stradale, a scuola e non solo. Iniziative di educazione stradale per bambini e ragazzi promosse da enti pubblici e privati. Materiali e attività utilizzati nei progetti di educazione stradale per bambini e ragazzi. Dove trovare materiali multimediali per progetti di educazione stradale in italiano. Come coinvolgere i genitori nei progetti di educazione stradale


Premessa

Secondo voi quale è la prima causa di morte per bambini e ragazzi? Risposta facile: gli incidenti stradali.

Può trattarsi di ragazzi che corrono in auto portati dai loro amici neopatentati, adolescenti spericolati su scooter o biciclette, bambini investiti mentre attraversano la strada a piedi o bimbi ancora più piccoli non correttamente assicurati sui seggiolini all’interno delle auto. Lo European Transport Safety Council (ETSC), in uno studio specifico, ha mostrato che più di 6000 bambini di età inferiore ai 14 anni sono morti tra il 2011 e il 2020 in incidenti stradali nell’Unione Europea.

Per ridurre l’esposizione al rischio stradale di bambini e ragazzi occorre lavorare su più fronti: educazione stradale a scuola (fatta bene!), rinforzo delle regole, utilizzo dei dispositivi di sicurezza, interventi di moderazione del traffico nei dintorni delle scuole (a partire dalle Zone 30).

L’educazione stradale, a scuola e non solo.

Esistono molti programmi di educazione stradale con tecniche e metodi diversi, progettati specificamente per le diverse fasce d’età dei giovani. I paesi europei si sono impegnati a fornire istruzione sulla sicurezza e la mobilità del traffico, in particolare nelle scuole di tutti i livelli.

Il rapporto Key principles for traffic safety and mobility education fornisce raccomandazioni sotto forma di principi fondamentali che dovrebbero essere implementati in tutti i paesi europei per garantire un’educazione di alta qualità sulla sicurezza e la mobilità del traffico, soprattutto per i bambini e i giovani.

I 17 principi fondamentali sono illustrati con esempi di buone pratiche e raggruppati in cinque categorie principali:

  • Assicurare il diritto all’educazione sulla sicurezza e la mobilità del traffico
  • Sostenere e coinvolgere le scuole
  • Fornire un’istruzione di alta qualità
  • Facilitare le condizioni generali
  • Includere tutte le parti interessate pertinenti

Sebbene questi principi siano principalmente rivolti ai responsabili delle decisioni e alle autorità a livello nazionale e locale, possono anche essere utili e implementati da altre parti, come i dirigenti scolastici e i creatori di materiale didattico.

Questo rapporto è stato pubblicato come parte del progetto LEARN! (sfruttando l’educazione per promuovere la sicurezza stradale), condotto dal Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti (ETSC), la Fondazione fiamminga per la conoscenza del traffico (VSV) e la Fundación MAPFRE. Il progetto mira a migliorare la qualità dell’educazione alla sicurezza del traffico e alla mobilità in Europa. Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito web: www.trafficsafetyeducation.eu.

Insegnare ai bambini come camminare in sicurezza.

Questo decalogo, predisposto dall’organizzazione “Safe Kids Worldwide” aiuta genitori ed insegnanti a dare le regole fondamentali ai bambini per la loro sicurezza su strada.

  1. Insegnare ai bambini a guardare a sinistra, a destra e ancora a sinistra prima di attraversare la strada. Poi, ricordare loro di continuare a guardare in entrambe le direzioni fino alla fine dell’attraversamento.
  2. Camminare su marciapiedi o percorsi pedonali ed attraversare in corrispondenza degli angoli delle strade, utilizzando segnali stradali e strisce pedonali. Se non ci sono marciapiedi, camminare di fronte al traffico, mettendosi il più possibile a sinistra.
  3. Insegnare ai bambini a stabilire un contatto visivo con i guidatori delle auto prima di attraversare la strada.
  4. I bambini con meno di 10 anni di età hanno bisogno di attraversare la strada con un adulto. Ogni bambino è ovviamente diverso dagli altri, ma occorre considerare che, in generale, i più piccoli non sono in grado di stimare correttamente la velocità e la distanza delle auto in arrivo.
  5. Insegnare i bambini ad essere particolarmente attenti alle auto che fanno manovre di inversione o retromarcia.
  6. Insegnare ai bambini a non correre in strada, soprattutto in mezzo alle auto parcheggiate.
  7. Se i bambini sono fuori di casa ed è buio, insegnare loro ad essere particolarmente vigili ed a farsi vedere dai conducenti (utile allo scopo far indossare loro indumenti chiari o riflettenti).
  8. Insegnare ai bambini (ed ancora di più agli adolescenti) a non usare telefoni, cuffie e dispositivi elettronici vari durante l’attraversamento della strada.
  9. Essere consapevoli che gli altri (pedoni, guidatori, ecc.) possono essere distratti, e dare l’allarme quando si vede qualcuno che è in pericolo.
  10. Se i bambini hanno bisogno di utilizzare un telefono cellulare, insegnare loro a smettere di camminare e mettersi in un luogo sicuro per parlare.

La piattaforma citata riporta molte altre risorse, utili ad educatori e genitori. E tanto altro materiale informativo ed educativo è presente sul sito del WHO.

Iniziative di educazione stradale per bambini e ragazzi promosse da enti pubblici e privati.

In Italia, sono state promosse diverse iniziative di educazione stradale per bambini e ragazzi da enti pubblici e privati. Ecco alcuni esempi.

  • Edustrada: il progetto nazionale per l’educazione stradale nelle scuole promosso dal Ministero dell’Istruzione. La piattaforma Edustrada offre un’offerta formativa per le scuole di ogni ordine e grado, con l’obiettivo di aumentare il coinvolgimento degli studenti e dei docenti nella cultura della sicurezza stradale.
  • Stradilandia: un progetto dedicato alle scuole d’infanzia, organizzato dall’Ufficio scolastico provinciale, dalla Polizia locale di Reggio Emilia e dall’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale. L’iniziativa trasforma le piazze dei Teatri in un grande parco giochi a tema, dove i bambini si trasformano in veri e propri attori della sicurezza stradale.
  • Guida, bevi, perdi: un progetto di collaborazione tra la Polizia locale del Comune di Reggio Emilia, la Prefettura e l’Ufficio scolastico provinciale, che prevede diverse azioni di carattere educativo, di servizio per la mobilità sicura, di informazione e comunicazione, tra cui la creazione di un musical tematico a scopo educativo.
  • Educazione stradale nelle scuole lombarde: un progetto della Regione Lombardia, realizzato dall’Istituto Superiore ‘Falcone’ di Gallarate in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, destinato agli studenti nella fascia di età compresa tra i 16 ed i 19 anni.

Materiali e attività utilizzati nei progetti di educazione stradale per bambini e ragazzi.

Nell’ambito dell’educazione stradale per bambini e ragazzi, si utilizzano diversi materiali e attività con l’obiettivo di insegnare le regole della sicurezza stradale e favorire comportamenti responsabili e consapevoli. Qui alcuni spunti.

  • Schede didattiche: queste forniscono informazioni riguardanti le regole di sicurezza stradale, i segnali stradali e i comportamenti appropriati per i pedoni e gli automobilisti.
  • Giochi e attività ludiche: attività come il gioco di memoria dei segnali stradali o il percorso di educazione stradale aiutano i bambini a familiarizzare con i concetti di sicurezza stradale in maniera divertente e coinvolgente.
  • Storie e poesie: utilizzando racconti e poesie legate all’educazione stradale si possono introdurre i bambini ai temi della sicurezza stradale, stimolando la loro immaginazione e creatività.
  • Simulazioni e percorsi: le simulazioni e i percorsi di attraversamento stradale permettono ai bambini di mettere in pratica le regole apprese e di acquisire esperienza diretta nella gestione delle situazioni di traffico.
  • Laboratori e attività pratiche: la costruzione di modelli di segnali stradali o la realizzazione di disegni e collage possono aiutare i bambini a comprendere meglio i concetti di sicurezza stradale e a sviluppare abilità manuali e creative.
  • Incontri con esperti e professionisti: l’incontro con esperti e professionisti del settore, come agenti di polizia locale o rappresentanti di associazioni per la sicurezza stradale, possono fornire informazioni aggiuntive e approfondimenti sul tema.

Dove trovare materiali multimediali per progetti di educazione stradale in italiano.

Vi riporto di seguito alcune risorse utili per progetti di educazione stradale, che includono slide, video e immagini:

Come coinvolgere i genitori nei progetti di educazione stradale.

Il coinvolgimento dei genitori in tali progetti è fondamentale per il successo delle iniziative e per promuovere comportamenti responsabili e consapevoli. Ecco alcuni modi per coinvolgere i genitori:

  • Comunicazione e informazione: mantenere i genitori informati sugli obiettivi e le attività del progetto di educazione stradale attraverso vari canali di comunicazione.
  • Coinvolgimento diretto: invito ai genitori a partecipare alle attività del progetto, come accompagnatori nei percorsi pedonali, tutori nelle simulazioni di guida o volontari nelle iniziative di sensibilizzazione.
  • Formazione specifica: offrire ai genitori corsi o seminari sull’educazione stradale e sulla sicurezza per migliorare le loro competenze e la loro consapevolezza dei rischi stradali.
  • Collaborazione con le scuole: lavorare in collaborazione con le scuole per sviluppare programmi di educazione stradale che coinvolgano sia i bambini che i genitori.
  • Creazione di una rete di supporto: incoraggiare i genitori a condividere esperienze e consigli.

Realizzate in ogni scuola la “Metrominuto”!

Anni fa, l’amico Marco Menonna scoprì una meravigliosa mappa dei tempi e delle distanze pedonali realizzata dalla città spagnola di Pontevedra, in stile “mappa della rete della metropolitana”. Incuriosito dall’idea, decisi di creare una mappa simile per la città di Firenze (in cui vivevo all’epoca), chiamandola “Metrominuto” come quella realizzata dagli amici spagnoli. Con grande soddisfazione, posso dire che l’idea si è diffusa ancora di più e sono state poi realizzate versioni analoghe per diverse città italiane.

La mappa Metrominuto è una iniziativa che aiuta a migliorare l’esperienza di vita in città, in quanto mostra la distanza tra i luoghi in relazione al tempo necessario per raggiungerli a piedi, spesso aiutando a capire che due luoghi sono molto più vicini di quanto non sembri facendo il percorso in macchina, incoraggiando quindi la mobilità pedonale. Una mappa di questo tipo poi è molto utile anche per i turisti, e può essere integrata con altre informazioni utili come punti di interesse, ristoranti e negozi. Inoltre, la creazione di una mappa Metrominuto è un’ottima opportunità per le amministrazioni comunali di promuovere la mobilità sostenibile e di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della riduzione dell’inquinamento e del miglioramento della qualità dell’aria.

La mappa può essere realizzata naturalmente per ogni città, ed ognuno può realizzarla personalizzandola a piacere, ad esempio inserendo un nodo relativo alla sua scuola, al suo centro sportivo o semplicemente alla sia casa. E si presta molto bene come iniziativa per fare educazione stradale in classe.

Realizzare una mappa Metrominuto è molto facile. Tuttavia, se vi servono due dritte, contattatemi pure!

Concludendo

Abbiamo parlato di educazione stradale per i bambini. Ma forse un bel corso obbligatorio di educazione stradale da tenersi nelle scuole materne ed elementari e rivolto ai genitori (!) sarebbe una delle migliori cose da fare!

Perché non invitare i ministri competenti (responsabili di istruzione, salute ed infrastrutture) a prendere la cosa in considerazione?